L’equilibrio tra diverse componenti che condizionano le risorse idriche disponibili è estremamente delicato: le caratteristiche idrogeologiche del territorio e l’uso che se ne fa, l’estensione e la densità degli insediamenti, le condizioni climatiche.
La quantità e la qualità dell’acqua fornita dipendono da tutte queste variabili, che non garantiscono sempre un equilibrio stabile.
Quantità o qualità dell’acqua disponibile possono non essere ottimali, anche se gli impianti funzionano bene ed il gestore del servizio fa bene il suo lavoro. L’oggettivo deficit idrico, soprattutto estivo, e fenomeni d’inquinamento sempre più pressanti, chiedono un continuo controllo analitico del processo d’approvvigionamento, raccolta, distribuzione, depurazione e riutilizzo delle acque che Pluriacque assicura con il supporto delle potenzialità del proprio laboratorio di analisi.
In definitiva, occorre considerare che:
- La risorsa idrica, per i suoi risvolti ed in particolare per le sue ripercussioni sulla salute pubblica, è un interesse collettivo ed è un diritto ed un dovere di tutti far si che sia adeguatamente tutelata;
- Il punto di vista più corretto per garantire la salvaguardia dei suoi aspetti qualitativi e quantitativi è quello di una visione integrata dei problemi in termini, ad esempio, di un suo corretto utilizzo, di un’oculata gestione del territorio, di un adeguato smaltimento dei liquami fognari, civili ed industriali, e dei rifiuti solidi;
- L’approccio conseguente è un’efficace integrazione delle strutture operative chiamate alla risoluzione dei problemi ( Enti locali, Aziende del settore idrico, Dipartimenti, ecc).;
- La metodologia deve essere quella della progettazione per obiettivi con una pianificazione, programmazione, esecuzione e verifica degli interventi con indicatori di efficienza, di efficacia e di aspettativa in termini di salute.